C’è molto da dire. Problemi irrisolvibili; lavoro interinale, lavoro avventizio, disoccupazione. Un brillante crossover delle mentalità. Un clown geniale e brillante e uno scettico radicale, ogni secondo sorprendente, divertente, assolutamente da vedere. Il suo approccio è però lontano anni luce dalla solita commedia sui migranti
nello stile di un Bülent Ceylan: il suo è un trattato cabarettistico sulla degradata cultura politica in Europa.